Un inno notturno e intimo
Una terza edizione intrisa di ricordi e suggestioni
Il Komorebi 2019 si è svolto in un clima intimo e in una location molto suggestiva: l’uliveto Novemilachilometri non è solo simbolo della terra pugliese, ma è anche memore del luogo dove è avvenuto l’incidente ferroviario. Così, il terzo Komorebi è stato intimo e riflessivo, silenzioso ma proprio per questo molto eloquente: svoltosi dalle h 23:06 della sera dell’11 luglio (esattamente 12 ore prima dell’incidente) fino alla mattina del 12 luglio, il Komorebi 2019 ha ospitato performance musicali, di teatro e di danza allo scoccare di ogni ora della notte. A coronare il tutto ci sono installazioni ricche di significati e simbolismi, mentre a collegare tutte le performance e opere è arrivata la tematica “Non ho materia”.
Non ho materia
Svincolarsi dalla materia per tornare all’origine
La tematica “Non ho materia” ha origine da uno stato d’animo, da qualcosa di indefinito, da una percezione di una realtà impalpabile: essa riporta a qualcosa di quasi religioso o ultraterreno. Cosa succede dopo la morte? E cosa accade a coloro che restano in vita, impotenti e costretti ad andare avanti? Ci si ritrova in una stanza vuota, ad aspettare un segno, un’energia, una nuvola con una forma diversa. Senza nulla in mano, senza materia, ci siamo solo noi in quella stanza vuota, col compito di risorgere dalle ceneri, lontani da ciò che è prettamente materiale e cercando di ritrovare il benessere in una stanza senza tempo e senza spazio. “Non ho materia” è tutto ciò che puoi vedere dentro te stesso: sei tu, che eri rimasto solo nella tua stanza vuota, e finalmente puoi decidere di riempirla come vuoi tu.
PERFORMANCE MUSICALI
- “Eco luminosa” intro di Nica al violoncello
- The Psycho Group
- Kaput Blue
- “Stream of consciousness” Claudia
PERFORMANCE DI DANZA
- “Abracadabra” delle allieve della scuola “Arte e Balletto”
- South Style Crew
- Assolo di Anna Lops
- “Sospesi nella riflessione”
Sabrina Scioscia: coreografa
Angela Procacci e Doriana Sparano: performer
Alessandro Vangi: visual artist
PERFORMANCE TEATRALI
- “Figli di madre terra”
Teatro delle Molliche in collaborazione con Morpheus Ego Centro di Orientamento ed educazione teatrale: proiezione cortometraggio, letture interpretate dagli allievi attori.
Scritti e poesie di Francesco Martinelli e Alessandro De Benedittis
Interventi di: Francesco Martinelli e Michele Pinto - Monologo di Giuseppe Matt con Teatrificio 22
- “La torre di cristallo”
Danzatore: Stefano Balducci
Filastrocca e pianoforte: Rosanna Calò
Lettori: Massimiliano Lotito, Federica Cannillo
INSTALLAZIONI ARTISTICHE
- “Uno strano sogno, il mio” di Tiziana Tedone
- Installazione site specific di Titti Maffiola e Noemi Isabella Acquatico
- “Perseveranza” di Raffaella Carnicella
- “Biodegrado urbano” estemporanea xilografica di Alessandra Riccardi
- “Marta” di Gianluca Vernice
- “Effetto farfalla” di Rosanna Calò
- Claudia Leo
- Davide Marrone
- Francesco Marcone
ANGOLO POETICO
- Aurora Taranto
- Renata La serra
- Alessandro De Benedittis
AREA GAME
- Evento patrocinato da Fondazione Casillo e Buoncampo