“Punto di vista”
Un confine da attraversare, un sottobosco da esplorare e un giardino da curare.
“Punto di vista” è nato grazie ad un percorso di studi realizzato durante il periodo del primo lockdown, attraverso il quale siamo stati invitati ad indagare sul concetto di giardino. Ma cosa è un giardino? Un luogo fisico che diventa anche mentale: non è solo luogo di bellezza, di cura e di rinascita, ma anche un luogo di meditazione e di scoperta, un vero e proprio giardino interiore.
“Arriva un momento nella vita -più o meno tardi, per ciascuno di noi- in cui la priorità diventa quella di coltivare il proprio giardino interiore, ararlo in profondità, coglierne i nuovi frutti”
(Marie de Hennezel)
É in questo periodo privo di luce che ho iniziato a prendermi cura del mio giardino.
Credevo mi bastassero solo un pennello, degli acquerelli e un foglio su cui liberare le mie emozioni. Ho iniziato a bagnare il pennello e a far cadere sul foglio, in maniera aggressiva e irruente, gocce e scie di colore che si mescolavano tra loro, risultando un vero e proprio caos interiore. Era sicuramente la cura migliore, spinta da un sentimento interiore che mi accompagnava durante quei giorni. Ho passato la maggior parte dei miei giorni di lockdown seduta fuori al balcone e con i miei occhi osservavo ciò che mi circondava. Davanti a me prevaleva il colore verde del mio giardino, ma il “giardino” da curare era un altro. Osservavo, immaginavo e mi perdevo nel mio viaggio, pensando e ripensando e ciò che vedevo erano solo gabbie, stanze in cui ognuno di noi era imprigionato, gabbie dalle quali non si poteva in alcun modo evadere.
Installazione interattiva con l’intento di estrapolare il sentimento più profondo esternandolo sotto forma di pensiero scritto o azione artistica, lasciandosi trasportare da un testo costituito da singole parole che portano ad un concetto del tutto personale.
Parole che fungono da “binario” è conducono verso il pensiero più profondo di noi stessi.
Circondata dall’ arte che le offre la sua terra d’ origine , classe 1993 nata in Puglia, inizia a maturare le prime esperienze artistiche dedicandosi allo studio e alle tecniche laboratoriali d’ oreficeria. Terminati gli studi, decide di arricchire e di continuare la sua esperienza artistica , interessandosi al mondo della grafica , progettazione orientata alla comunicazione visiva dando, in questo modo, libero arbitrio alla passione che da sempre denota il suo iter artistico: creare , inventare e comunicare emozioni attraverso le immagini. Prende parte a numerose e diverse mostre di incisione tra cui ”Emilio Notte” IV e V edizione, nel Castello Ducale di Ceglie Messapica , ”Semeia”, presso il Palazzo Ateneo - salone degli affreschi- a Bari ed infine, nell’ anno successivo, ospiti del Castello Carlo V di Monopoli, le quali ,senza ombra di dubbio, incidono nella formazione del suo profilo di disegnatore grafico. La continua ricerca di nuove tecniche e l’infinita gamma di tematiche, fanno del disegno un passatempo sempre vario ed affascinante. Decide , così, di trasportare l ‘immaginazione dal disegno a matita su carta ad un vero e proprio realismo su pelle, ottenendo l’ attestato di tattoo artist e facendo del tatuaggio una sorta di filo conduttore in molti dei suoi lavori, affiancando l’attività di tatuatore a quella di illustratore e grafico.
